La crescita degli utili e il carry (flusso delle cedole dei bond) incoraggiano una view positiva sugli asset rischiosi, ma con un focus su strategie capaci di attutire la volatilità attesa o di trarre vantaggio da essa
Le principali banche centrali a livello mondiale hanno messo in campo politiche monetarie senza precedenti per contrastare gli impatti della pandemia. Ma la scorsa settimana hanno posto le basi per l’imminente battaglia contro l’inflazione. “I prezzi al consumo, le politiche delle banche centrali e l’andamento dei tassi di interesse reali definiranno la dinamica dei mercati per il 2022” tiene a precisare Erik Knutzen, Chief Investment Officer—Multi-Asset Class di Neuberger Berman che poi rivela le due questioni sulle quali si sono trovati d’accordo, i membri dell’Asset Allocation Committee (AAC) di Neuberger Berman, riunito per discutere le proprie view a 12 mesi per il 2022.
LA CRESCITA DEGLI UTILI
“Sarà, innanzitutto, un anno ‘tollerabile’ – ma non ‘fantastico’ come il 2021- per la crescita e gli asset rischiosi, con una sovraperformance rispettivamente dell’azionario sul credito e del credito sui titoli di Stato. La crescita degli utili dovrebbe compensare un eventuale ribasso dei multipli azionari e lo stesso il carry (flusso delle cedole dei bond) relativamente al possibile calo dei prezzi delle obbligazioni high yield causato dall’aumento dei tassi reali” riferisce Knutzen che poi aggiunge la seconda questione condivisa: “L’aumento dei tassi e l’inasprimento delle condizioni finanziarie, propiziati da inflazione e dalla fase centrale del ciclo economico, determinerà un quadro più volatile e impegnativo per gli investitori”…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.