Brad Tank, Chief Investment Officer Fixed Income, sottolinea la resilienza del credito rispetto all’azionario, a fronte di inflazione persistente e banche centrali aggressive, ma attente a tutelare la stabilità finanziaria
Mentre i mercati sono scossi da un ciclo di rialzo dei tassi sempre più aggressivo, il credito corporate potrebbe rappresentare un segmento sia remunerativo che relativamente poco volatile. Ha colpito la resilienza del credito corporate nel bel mezzo di una massiccia fase ribassista per i titoli obbligazionari. Per ora, gli spread creditizi possono offrire un porto remunerativo e relativamente poco volatile nella tempesta di volatilità che sta investendo il resto dei mercati finanziari. Sono più probabili crepe nei mercati valutari o dei titoli di Stato che in quelli creditizi, e una crisi in quelle aree non lascerà immuni i mercati del credito, e in quel caso si potrà verificare quanto la “put” delle banche centrali sia davvero “out of the money”.
BANCHE CENTRALI ALL’ATTACCO
Sono le indicazioni conclusive di Neuberger Berman nelle Prospettive settimanali del CIO dedicate al “porto sicuro dell’high yield” e firmate da Brad Tank, Chief Investment Officer—Fixed Income. La settimana scorsa ha portato il terzo rialzo consecutivo da 75 punti della Fed con il mercato che aveva perfino scontato un punto pieno, con ulteriori segnali delle ripercussioni globali del rapido ciclo restrittivo, con le altre banche centrali che si sono date da fare per non rimanere indietro. La Riksbank svedese ha tirato fuori dal cappello un rialzo da 100 punti base, Bank of England ha aumentato di 50 punti per la seconda volta e la BCE ha riaffermato l’impegno ad aumentare i tassi, mentre Bank of Japan è intervenuta per tamponare la caduta dello yen...
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.