Diffidare dai soliti titoli allarmistici che tirano in ballo il caso Lehman Brothers perché siamo ad agosto, con scambi ridotti, e i mercati hanno già dato prova di resilienza negli ultimi anni
Non è la prima volta che nel mese di agosto sulle Borse mondiali scattano vendite pesanti. E probabilmente non sarà l’ultima. Ma per contestualizzare il momento dei mercati bisogna partire proprio da questa prima – e apparentemente banale – considerazione. Siamo nel mese di agosto e tutte le Borse viaggiano a scambi ridotti, con mercati che gli esperti definiscono “sottili”. Cosa significa questo? Semplice, che movimenti (in questo caso vendite) quantitativamente non significati vengono esasperati, perché hanno un impatto percentuale maggiore.
NON SIAMO DI FRONTE A UN BIG SHORT
Attenzione, non stiamo dicendo che non ci sono ribassi, né tantomeno (come vedremo tra poco) che non ci siano problemi. Quello che vogliamo sottolineare è che i dati agostani vanno presi con le pinze. E, soprattutto, quello che vogliamo dire è che non siamo alle prese con una nuova Lehman Brothers, lo spauracchio che tanti amano sbandierare di fronte alla prima correzione di mercato. Quindi, messaggio ai naviganti, non siamo di fronte a un altro Big Short, perché Wall Street, per esempio, viaggia molto i livelli pre Covid e ha macinato record per settimane. Ergo, gli shortisti con posizioni medio-lunghe rischiano di farsi molto male…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.