Mentre i 27 cercano un’intesa per rispondere agli Usa, gli analisti di Gae Aulenti ritengono che l’aliquota scenderà al 10%. E raccomandano di “ignorare il rumore di fondo e di guardare oltre qualsiasi volatilità”
“Una mossa finalizzata a prendere tempo e a conquistare il sostegno politico interno agli Stati Uniti”. In un momento di grande incertezza per l’Europa, tanto che oggi è in programma un vertice Ue per capire come rispondere ai dazi annunciati dagli Usa, gli analisti di UniCredit ritengono si tratti solo di un grande bluff. Per questo consigliano di mantenere i nervi saldi e a livello di investimenti di puntare sui titoli di stato europei di qualità a scapito dei titoli americani. Per questi ultimi si profila infatti un ulteriore irripidimento della curva dei rendimenti. “Nei nostri portafogli azionari – spiegano – continuiamo a perseguire un approccio globale. Combiniamo una componente statunitense, dove la tecnologia ben diversificata continua a svolgere un ruolo chiave, con posizioni in azioni europee, che beneficiano di valutazioni molto interessanti, e in azioni dei mercati emergenti“.
“I DAZI DI TRUMP SCENDERANNO AL 10%”
Per gli analisti di Unicredit il fatto che Trump abbia annunciato l’entrata in vigore delle nuove tariffe al 30% a partire dal 1° agosto significa che lui stesso è conscio che “negoziare accordi commerciali complessi richiede tempo”. “Ma invece di riconoscere questo – spiegano – la Casa Bianca sta incolpando altre nazioni per il ritardo e minacciando dazi più elevati. A nostro avviso, tali tattiche mirano a massimizzare il sostegno politico interno e ad acquisire influenza con il protrarsi dei negoziati”. La convinzione è che l’aliquota del 30% verrà ridotta e si attesterà sul 10%, mentre la Cina dovrà affrontare una tariffa più elevata. “Se Trump avesse davvero voluto fissare i dazi ai livelli annunciati, non ne avrebbe ritardato l’attuazione all’inizio di agosto”, dicono da piazza Gae Aulenti…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.