Per Kathy Collins (abrdn) è fondamentale evitare le potenziali “value trap”, ovvero quelle obbligazioni i cui i rendimenti più elevati non compensino effettivamente l’insieme dei rischi
Cresce il rischio di recessione in alcune economie sviluppate con l’aumento aggressivo dei tassi di interesse per frenare l’alta inflazione. Un contesto sfavorevole anche per le aziende di tutto il mondo, comprese quelle dei mercati emergenti. Tuttavia, secondo Kathy Collins, Investment Director, Emerging Market Debt, abrdn, emergono quattro fattori chiave che inducono a ritenere che il rapporto rischio/rendimento sia ora interessante per il debito corporate dei mercati emergenti.
I RENDIMENTI DELLE OBBLIGAZIONI SOCIETARIE EMERGENTI
“Nonostante il robusto rally di novembre, i rendimenti delle obbligazioni societarie dei Paesi in via di sviluppo restano su livelli storicamente interessanti. A fine novembre, il rendimento dell’indice sfiora il 7,80%, ben al di sopra del 4,58% di fine 2021 e di gran lunga superiore alla media ventennale a lungo termine del 6,13%” fa sapere il manager, che poi passa al secondo fattore di supporto all’asset class: la limitata leva finanziaria rispetto ai mercati sviluppati…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.