Pil, inflazione e nuove sfide per il governo nei rapporti con l’Europa: Credit Suisse rivede le stime di crescita dell’economia italiana e analizza gli effetti su obbligazioni e Piazza Affari
Nell’investment outlook 2023 gli esperti di Credit Suisse hanno dedicato un approfondimento all’Italia. Secondo l’analisi, dopo un 2022 sostenuto dalla stagione turistica e dalla tenuta del settore manifatturiero, l’economia italiana entrerà in recessione a partire dal quarto trimestre di quest’anno.
PIL RIVISTO AL RIBASSO
Le previsioni sull’andamento del PIL reale sono state ritoccate al ribasso: per il 2022 Credit Suisse vede una crescita del 3,7% (contro il dato pre-invasione russa dell’Ucraina del 4,3%) mentre per il 2023 è previsto un calo dello 0,2% contro la precedente previsione di crescita del 2,2%. Una frenata dovuta al calo dei consumi privati in conseguenza all’aumento dell’inflazione e alla depressione della fiducia dei consumatori. Tuttavia, sottolineano gli esperti di Credit Suisse, gli investimenti continueranno a crescere grazie ai fondi del Next Generation EU mentre il rischio di una crisi energetica è basso, poiché l’Italia è stata in grado di sostituire le forniture russe…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.