Il Parlamento europeo ha approvato il disegno di legge “Women on Boards” per favorire l’accesso delle donne nei consigli di amministrazione delle grandi aziende. Ecco la fotografia in Italia e in Europa
Si chiama “Women on Boards” il disegno di legge approvato dal Parlamento europeo per aumentare la presenza delle donne nei consigli di amministrazione e favorire la parità di genere. Dopo ben 10 anni di confronto, la direttiva è diventata legge grazie anche all’impegno di Evelyn Regner attuale Vice Presidente del Parlamento europeo ed ex Presidente della Commissione permanente per i diritti della donna e l’uguaglianza di genere e Lara Wolter membro dell’Intergruppo del Parlamento europeo sulla lotta alla corruzione.
COSA PREVEDE LA LEGGE
La legge prevede che almeno il 40% degli incarichi di amministratore non esecutivo o il 33% di tutti gli incarichi di amministratore siano occupati dal “genere sottorappresentato”. Per le imprese la scadenza è il 30 giugno 2026, un anno e mezzo in anticipo rispetto al termine precedente. Secondo quanto previsto dalla legge, a parità di qualifiche la priorità dovrà andare al candidato appartenente al genere meno presente. Inoltre per le aziende è previsto un obbligo di trasparenza e una volta all’anno, nei loro consigli, dovranno verificare se gli obiettivi di “Women on Boards” sono stati raggiunti. La legge non si applica per le piccole e medie imprese con meno di 250 dipendenti…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.