Piazza Affari è partita all’insegna della cautela, con FinecoBank che ha registrato un significativo rialzo. L’attenzione si sposta ora sui dati preliminari di marzo sull’inflazione dell’Eurozona.
Cosa è successo
I mercati europei hanno aperto con pochi movimenti, seguendo il calo dei titoli asiatici dopo il forte terremoto a Taiwan. A Piazza Affari, l’indice Ftse Mib ha registrato un progresso dello 0,2% in area 34.400 punti.
FinecoBank (BIT:FBK) ha guidato la corsa con un aumento del 4,8% dopo l’upgrade di JPMorgan, che ha alzato la raccomandazione sul titolo a Overweight con un obiettivo di prezzo di 16,3 euro. Anche Banco Bpm (BIT:BAMI) ha registrato un aumento dell’1,4%, dopo che Moody’s ha confermato i principali rating al livello “investment grade”.
Nel frattempo, Ferrari (BIT:RACE) e Interpump (BIT:IP) hanno registrato un calo rispettivamente del -0,9% e del -0,8%. Oggi sono attesi i dati preliminari di marzo sull’inflazione dell’Eurozona, oltre a quelli sulla disoccupazione in Italia e nell’Eurozona.
Sul mercato obbligazionario lo spread Btp-Bund è rimasto a 143 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,82% e quello del Bund al 2,39% dopo i rialzi di ieri. Tra le materie prime, il petrolio Brent resta sopra gli 89 dollari al barile, in attesa dei dati sulle scorte americane e della riunione mensile dell’Opec+.
Perché è importante
L’avvio cauto di Piazza Affari e la significativa impennata di FinecoBank sono indicativi dell’attuale clima economico. I prossimi dati sull’inflazione dell’Eurozona forniranno ulteriori indicazioni sulla salute finanziaria della regione.
L’andamento di titoli chiave come FinecoBank, Banco Bpm, Ferrari e Interpump, insieme all’andamento del mercato obbligazionario e delle materie prime, continueranno a influenzare il sentiment degli investitori e le dinamiche di mercato.
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