Frank Caruso, CFA Chief Investment Officer US Growth Equities di AllianceBernstein, ritiene che società di qualità, in grado di generare una crescita robusta, presentano ora punti d’ingresso interessanti
Dopo un anno difficile per gli investitori, in particolare per quelli esposti ai titoli growth, i bruschi ribassi hanno anche modificato radicalmente il quadro delle valutazioni. Le società con modelli di business di qualità, in grado di affrontare un numero crescente di incertezze e generare una crescita robusta nel tempo, presentano adesso punti d’ingresso interessanti per gli investitori a lungo termine. Lo sottolinea un commento di Frank Caruso, CFA Chief Investment Officer US Growth Equities di AllianceBernstein, che analizza le implicazioni della marcata flessione subita dalle azioni growth.
PERDITE SUPERIORI AGLI INDICI
Nonostante i modesti guadagni del terzo trimestre, l’S&P 500 Growth Index ha perso il 28,2% da gennaio al 23 settembre, mentre l’S&P 500 ha ceduto il 21,6%. Anche prima dei ribassi di settembre, il rapporto prezzo/utili prospettico dell’indice Growth era sceso a 20,4 volte al 31 agosto, portando lo scarto di valutazione rispetto all’omologo Value vicino alla media decennale per la prima volta in quasi quattro anni…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.