La tensione tra Taiwan e Cina, per quanto da seguire con la massima attenzione, appare invece meno allarmante, almeno a breve termine, con Pechino che sembra orientata a promuovere la pace nel mondo piuttosto che la guerra
Il conflitto in Ucraina rimane il principale rischio geopolitico per gli investitori, ma c’è la possibilità che questo venga sottostimato. Lo sospetta Richard Bullock, macro and geopolitical analyst di Newton Investment Management (sussidiaria di BNY Mellon Investment Management). Bullock si dice preoccupato che il mercato sia diventato compiaciuto dei rischi associati derivanti dall’invasione russa dell’Ucraina, sulla scia della discesa dei prezzi dell’energia, del proseguimento delle forniture di grano e del fatto che la guerra si è trasformata in una sorta di stallo sul campo di battaglia.
UN’ESCALATION PUO’ CAUSARE VOLATILITA’ PER GLI ASSET DI RISCHIO
“Il sostegno occidentale a favore di Kiev si sta orientando sui sistemi d’arma più offensivi mentre le finanze della Russia diventano sempre più compromesse dalle sanzioni petrolifere. Una svolta ucraina potrebbe comportare un’escalation e causare volatilità per gli asset di rischio, tra cui energia, agricoltura e azioni europee” spiega il manager che, inoltre, ritiene che il mercato sia impreparato a un potenziale attacco alle infrastrutture energetiche occidentali come rappresaglia per quello che Mosca imputa a Washington nell’attacco al gasdotto Nord Stream…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.