Martin Wolburg (Generali Investments) vede un tasso di picco per i depositi euro al 3,75% a luglio e poi una pausa ma la BCE a settembre dovrà rivedere sostanzialmente al ribasso le proiezioni di crescita
Con il rialzo dei tassi chiave di altri 25 punti base (+0,25%) deliberato nell’ultima riunione dal Consiglio Direttivo della BCE, il tasso sui depositi della zona euro è salito al 3,5% e quello dei pronti contro termine al 4,0%. Si prevede inoltre di interrompere i reinvestimenti nell’ambito del il programma di acquisto di attività della BCE (PAA) da luglio in poi, mentre i reinvestimenti relativi al programma di acquisto per l’emergenza pandemica (PEPP) dovrebbero continuare almeno fino alla fine del 2024.
AL CENTRO SEMPRE LE DINAMICHE DELL’INFLAZIONE
Al centro dell’attenzione restano sempre le prospettive dei prezzi al consumo. Nonostante alcuni recenti segnali incoraggianti (le dinamiche dei prezzi alla produzione si sono quasi arrestate mentre i prezzi dell’energia si sono ulteriormente moderati) le proiezioni aggiornate hanno visto un aumento delle prospettive per l’inflazione core. “Si stima ora che, in media, si attesti al 5,1% nel 2023 e al 3,0% nel 2024, con un aumento di 0,5 punti percentuali ogni anno. L’inflazione complessiva del 3,0% nel 2024 è al di sopra del consenso (2,5%)”, fa sapere Martin Wolburg, Senior Economist di Generali Investments…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.