A medio termine però si dovrebbero concretizzare le condizioni per un rimbalzo del cambio EUR/USD. La previsione a 12 mesi di Thomas Hempell (Generali Investments) è a quota 1,10
Il cambio EUR/USD è passato da 1,14 a inizio anno alla parità, raggiunta per la prima volta con l’euro in quasi 20 anni. Un trend favorevole al biglietto verde che prosegue la corsa soprattutto grazie alla propria forza e solo in secondo luogo per la debolezza della valuta europea. Da inizio anno, infatti, l’indice trade-weighted U.S. Dollar (che misura il valore della moneta statunitense rispetto ad altre valute mondiali) ha guadagnato quasi il 7%, mentre l’euro ha perso solo il 2,5%.
LA DIVERGENZA DELLA POLITICHE MONETARIE
“Il dollaro continuerà ad essere sostenuto dalla divergenza delle politiche monetarie” fa sapere Thomas Hempell, Head of Macro & Market Research di Generali Investments. Il suo riferimento è al divario tra una Federal Reserve che ha già alzato i tassi in modo aggressivo per contrastare l’inflazione e una Bce che ha appena cominciato. Certo, ammette Hempell, il biglietto verde ora è caro e sembra aver raggiunto livelli più estremi rispetto ai rendimenti relativi…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.