Il team obbligazionario di Neuberger Berman rimane cauto sulla duration, preferendo le scadenze a breve, e continua ad essere concentrato sulla qualità e sulla resilienza dei flussi di cassa societari
Dopo un rialzo dei tassi di interesse di 500 punti base (+5,0%) in poco più di un anno, la Federal Reserve statunitense è riuscita a comprimere l’Indice dei Prezzi al Consumo (IPC) USA dal 9,1% al 4,0%. Allo stesso modo, l’inflazione dell’eurozona, pari al 5,5% risulta in calo rispetto al picco del 10,6%. Le Banche centrali, tuttavia, non vogliono correre rischi. La scorsa settimana sia il presidente della Fed Jerome Powell che la Presidente della Bce Christine Lagarde hanno rilasciato dichiarazioni che escludono, per il momento, la fine delle politiche monetarie restrittive.
ULTERIORI RIALZI DA PARTE DI FED E BCE A LUGLIO
I mercati prevedono ora un altro rialzo di 50 punti base dalla prossima riunione della Banca d’Inghilterra e ulteriori rialzi da parte della Fed e della Bce a luglio, senza tagli nel 2023 e con tagli modesti nel 2024. ”Riteniamo che l’inflazione core degli Stati Uniti possa attestarsi intorno al 4% alla fine di quest’anno e al 2,0-2,5% entro la fine del 2024. La Bce, invece, stima un’inflazione per l’eurozona del 5,1% alla fine di quest’anno e del 3% alla fine del 2024” fa sapere Brad Tank, Chief Investment Officer—Fixed Income di Neuberger Berman...
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