Alexis Bienvenu, Fund Manager di La Financière de l’Échiquier, giudica le tariffe americane “scollegate dall’economia reale” e spiega per quale motivo la formula utilizzata ha poco senso
Dopo l’annuncio dei dazi “reciproci” lo scorso 2 aprile, le Borse globali hanno imboccato una strada di pesantissimi ribassi. Quasi una settimana più tardi non si vedono spiragli nel tunnel della guerra commerciale imboccato dall’amministrazione Trump nel giorno del Liberation Day. E molti analisti, come quelli di Goldman Sachs, cominciano a vedere come sempre più concreta la possibilità di una recessione americana.
CON I DAZI TRUMP VUOLE GIUSTIZIA
Alexis Bienvenu, Fund Manager di La Financière de l’Échiquier, in un commento scritto il 4 aprile (praticamente subito dopo i dazi annunciati da Trump) fa il punto sulle scelte della Casa Bianca e sulle conseguenze. Secondo l’esperto la formula di Trump ignora l’economia reale e sembra finalizzata solamente a “fare giustizia” dei Paesi che finora “con malizia, hanno approfittato dell’eccessiva generosità degli Usa”. Trump “salva gli Stati Uniti da una situazione di sottomissione di fronte a potenze straniere malvagie”. Ma la realtà, sottolinea Bienvenu, è che Trump “nell’immediato sta infliggendo ai consumatori americani un aumento massiccio del prezzo dei beni importati e, di conseguenza, un probabile calo dei consumi che potrebbe spingersi fino a innescare una recessione”…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.