Tom Dorner (Aberdeen Standard Investments) segnala come l’Europa vanti grandi e affermati brand nell’ambito di beni industriali, farmaceutica, largo consumo e lusso, paragonabili ai leader tecnologici globali
Contrariamente a quello che di solito pensano gli investitori globali sull’Europa – un mercato strutturalmente poco attraente, ciclico, a bassa crescita interna e con un’elevata esposizione alla cosiddetta old economy – i dati suggeriscono un elevato livello di innovazione delle aziende europee. A rivelarlo è l’Indice Bloomberg’s 2021 Innovation, che esamina la produzione manifatturiera di valore aggiunto, l’intensità degli investimenti in R&S, i brevetti e la produttività, nel quale figurano ai primi 10 posti ben sette paesi europei, con gli Stati Uniti fuori dalla top ten e la Cina in sedicesima posizione.
SEGNALI DI UN’EVOLUZIONE VERSO LA NEW ECONOMY
“In Europa risiedono alcune delle più importanti industrie e famosi brand nel settore dei consumi che giudichiamo ben posizionati per una solida crescita a lungo termine. Inoltre, mentre si moltiplicano i segnali di un’evoluzione verso la new economy, emerge con forza la leadership europea sul fronte delle sfide ambientali, sia a livello politico che commerciale. Fattori che, nel loro insieme, esprimono numerose e interessanti opportunità per gli investitori che privilegiano un approccio bottom-up”, fa sapere Tom Dorner, gestore European Equities, Aberdeen Standard Investments...
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.