La corsa delle aziende a impatto zero è guidata dall’Europa con gli investitori che possono influenzare la gestione degli emittenti obbligazionari. Restano attraenti i BTP trentennali e il debito emergente in valuta locale
NESSUNO DOVREBBE PAGARE IL CONTO DELLA PANDEMIA
L’austerity è l’ultima cosa di cui c’è bisogno in questo momento, mentre la cancellazione del debito non deve essere un tabù. Lo sostiene nell’articolo “Cancellare il debito sovrano? Ecco perché non deve essere un tabù” Mark Dowding, Chief Investment Officer di BlueBay Asset Management, che parte dal forte incremento del debito pubblico causato dalla risposta alla pandemia di Covid-19 e si chiede chi, in ultima analisi, dovrà pagare il conto, e anche cosa avverrà quando l’emergenza sarà passata. Bisogna rendersi conto, secondo Dowding, che è un momento senza precedenti, con tassi di interesse negativi inimmaginabili vent’anni fa, quando la Bce è stata fondata. Alcune regole fissate allora vanno riviste, e oggi in Europa c’è sicuramente maggior consapevolezza che ciascun Paese per prosperare ha bisogno dell’intera Unione. Secondo Dowding un’ulteriore sfida sarebbe la cancellazione del debito garantendo un beneficio equo e proporzionale a ciascun Paese dell’Unione, ma anche questo non sembra un problema insuperabile e l’approccio migliore sarebbe probabilmente basarsi sul criterio del “capital key”, che è lo stesso usato dalla Bce per acquistare obbligazioni…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.