Pictet Asset Management sottolinea che la pandemia ha esacerbato le disuguaglianze anche nella sanità, ma superata l’emergenza nuovi modelli di business potranno dar vita a sistemi più virtuosi ed efficienti
La disuguaglianza sanitaria è stata una pandemia nella pandemia. L’OMS ha sottolineato le situazioni tanto diverse nelle varie parti del mondo causate dalla carenza di collaborazione internazionale mentre l’Economist ha presentato stime di milioni di morti non dichiarati soprattutto in Asia e in Africa, mentre solo lo 0,2% delle forniture globali di vaccini è destinato ai mercati emergenti, e benché vi siano diversi farmaci in via di sviluppo che potrebbero ampliare l’offerta mondiale, le società produttrici hanno difficoltà e ricevono poco aiuto dai Paesi avanzati, la cui domanda è in gran parte soddisfatta dai vaccini a mRNA.
INGIUSTA REPUTAZIONE DI ASTRA ZENECA
Lydia Haueter, Senior Investment Manager del Pictet-Health e del Pictet-Biotech di Pictet Asset Management, fa il punto sui limiti mostrati dal sistema sanitario globale nella lotta al covid e prefigura nuovi modelli di business della sanità che potranno dar vita a sistemi più efficienti. L’esperta parte dall’esempio del vaccino di Astra Zeneca, che si è guadagnato un’ingiusta reputazione a causa di rari effetti collaterali ma resta di vitale importanza, sottolineando che la società lo vende al prezzo di costo e rappresenta un’alternativa più accessibile per i Paesi con budget ridotti. Infatti è il più utilizzato in India e vanta un’efficacia di oltre il 90% contro le forme gravi, compresa la variante con doppia mutazione…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.