Nel suo Market Outlook 2021, Pictet AM vede una cornice favorevole agli investimenti azionari sorretti da una dinamica robusta degli utili, con il rischio per ora remoto che la Fed debba cambiare paradigma
L’inizio delle vaccinazioni, l’esito dell’elezioni USA, il tentativo di integrazione fiscale in Europa e i massicci stimoli monetari e fiscali hanno indotto i mercati a cominciare l’anno con un certo grado di ottimismo. Gli indici delle sorprese macro risultano piuttosto tonici sopra quota 50 e gli economisti concordano su una successiva accelerazione della crescita del PIL mondiale al 5% dopo il -4% del 2020. Andrea Delitala, Head of Euro Multi Asset, e Marco Piersimoni, Senior Investment Manager, di Pictet Asset Management, condividono l’ottimismo generale con stime per il 2021 più alte di oltre mezzo punto, ricordando che si profila comunque una perdita permanete di PIL del 4% circa rispetto al trend, con l’eredità di un divario dolorosamente ampio soprattutto nei servizi.
IN USA PIÙ PROPELLENTE DI POLITICA FISCALE
Secondo i due esperti di Pictet AM, finché il gap non verrà colmato, difficilmente nel 2021, dovrebbero prevalere le pressioni deflazionistiche. L’America gode di un maggior propellente di politica fiscale che, combinato con il potenziale inespresso di risparmio accumulato, dovrebbe spingere la crescita oltre il 5% e riportare l’attività ai livelli pre-COVID entro i prossimi 2-3 trimestri. L’Europa invece viaggia al limite della capacità di politica monetaria e di bilancio, mentre gli effetti del vaccino e del Recovery Fund saranno graduali e dopo il calo di oltre il 7% nel 2020 il PIL non dovrebbe tornare a livelli pre-COVID nel 2021…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.