Un’analisi di Sabrina Jacobs e Sabrina Khanniche, Senior Client Portfolio Manager e Senior Economist, spiega che gli Emergenti, Cina in testa, stanno rapidamente raggiungendo il picco di intensità di carbonio
Le economie emergenti sono potenzialmente in grado di offrire la massima convenienza nell’investimento ad impatto ambientale. I mercati delle obbligazioni societarie di questi Paesi offrono un terreno fertile per i bond ESG. Nei primi nove mesi del 2022, le aziende dei mercati emergenti hanno emesso oltre 135 miliardi di dollari di obbligazioni ESG e legate alla sostenibilità, il triplo rispetto allo stesso periodo del 2020, mentre la quota di mercati emergenti nel debito sostenibile, pari al 16% del 2020, è salita a un quinto del totale in tutto il mondo. L’emissione di queste obbligazioni ha tenuto molto bene, a differenza del reddito fisso globale, e le previsioni sono promettenti.
UN MERCATO DA 360 MILIARDI DI DOLLARI
Secondo la ricerca di Pictet Asset Management e dell‘Institute of International Finance l’emissione annuale di obbligazioni ESG nei Mercati Emergenti potrebbe raggiungere i 360 miliardi di dollari entro il 2023 e superare i 700 miliardi nel 2025. Per questo Pictet AM vede nei Mercati Emergenti nuove possibilità per gli investitori di allineare i portafogli di obbligazioni societarie agli obiettivi di sostenibilità, e in un commento di Sabrina Jacobs, Senior Client Portfolio Manager e Sabrina Khanniche, Senior Economist, spiega che i Paesi Emergenti, guidati dalla Cina, stanno raggiungendo il picco di intensità di carbonio più rapidamente rispetto ai Paesi occidentali…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.