Studiando la velocità di circolazione della moneta rispetto al reddito negli Stati Uniti John Greenwood, Chief Economist di Invesco, stima i valori più probabili del PIL e dell’inflazione americana
L’evidenza storica sia a livello internazionale che negli Stati Uniti parla chiaro: di norma, in assenza di turbative rilevanti, monetarie o di altra natura, la velocità di circolazione della moneta rispetto al reddito presenta una curva decrescente graduale e varia in misura moderata rispetto a un trend stabile. “In economia – spiega John Greenwood, Chief Economist di Invesco – per velocità di circolazione della moneta rispetto al reddito s’intende il rapporto tra il reddito nazionale nominale, o PIL, e l’aggregato monetario ampio”. Si tratta di un fattore di rilievo sul quale si basa la tesi secondo la quale la crescita monetaria è un indice predittivo affidabile dell’inflazione o del reddito nominale.
LA VELOCITÀ DI CIRCOLAZIONE DELLA MONETA RISPETTO AL REDDITO
L’equazione relativa è MV = Py, dove M è la moneta, P il livello del prezzo e y il reddito reale. Py indica il reddito nominale, dove i prezzi sono definiti come congruenti con il PIL. Da essa si ricava V = Py/M, che indica il numero di dollari (o di sterline o di euro) di reddito generato in un determinato periodo di tempo da un’unità di moneta, ovvero quante volte la moneta deve “passare di mano” per generare un’unità di reddito. Da qui l’espressione velocità di circolazione della moneta rispetto al reddito…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.