Inflazione e geopolitica restano i principali fattori sui mercati. Giordano Lombardo (Plenisfer Investments): “Per ridurre la volatilità, puntare sulla decostruzione delle asset class tradizionali”
Gli investitori si augurano che il 2023 appena iniziato possa essere migliore dell’anno concluso sui mercati. Quali saranno, quindi, i fattori da valutare in grado di poter cambiare lo scenario? “In primo luogo inflazione e banche centrali: sarà ancora questa la variabile chiave che dovrebbe determinare la direzione dei mercati finanziari nel 2023”, commenta il Ceo e Co-Cio di Plenisfer Investments SGR, Giordano Lombardo. “È stato il tema dominante del 2022 e l’effetto sui mercati finanziari è stato brutale: il 2022 è stato il primo anno, dal 1870, in cui sia le azioni che i bond USA sono scesi entrambi più del 10%”.
FOCUS SULL’INFLAZIONE
I primi timidi segnali già si vedono. L’inflazione, pure restando su livelli record, sta iniziando a scendere. Oggi il dato di quella in Italia, a dicembre, la fotografa al +11,6%, dal +11,8% del mese precedente. Certo, i livelli sono ancora abbondantemente oltre la soglia definita delle banche centrali che potrebbero continuare con un atteggiamento restrittivo per la prima metà del 2023. “Secondo il consensus la Fed potrebbe riabbassare i tassi già nella seconda metà di quest’anno – prosegue nella sua analisi Lombardo -. L’attesa è che si possa tornare a una situazione di stabilità dei prezzi, tassi di interesse bassi e crescita moderata, ma sufficiente a mantenere piena occupazione”. Ma sarà davvero così?..
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.