Usa e Israele stanno valutando l’ipotesi di bombardare alcuni siti estrattivi in Iran come risposta ai missili lanciati da Teheran. Il Wti poco sotto i 74 dollari, ma secondo Goldman Sachs potrebbe arrivare a sfiorare i 100 dollari al barile
Partenza contrastata per i listini europei. Piazza Affari (+0,2%) è l’unica Borsa europea in verde, mentre perdono terreno Francoforte e Parigi. Grande attesa, sui mercati, per il dato sull’occupazione Usa del mese di settembre, che sarà utile alla Federal Reserve per decidere la prossima mossa sui tassi di interesse.
PETROLIO IN CRESCITA
Focus ancora sul Medio Oriente. Nel sud di Beirut proseguono i bombardamenti israeliani per cercare di eliminare il nuovo capo di Hezbollah, Hashem Saffiedine. Intanto Israele e Usa stanno concertando una risposta all’attacco iraniano. Il presidente Joe Biden ha ventilato l’ipotesi di bombardare alcuni siti di produzione del petrolio per fiaccare le capacità economiche dell’Iran. Alla notizia, ieri, il petrolio ha guadagnato terreno e oggi rimane su livelli elevati, con il Brent a 77,6 dollari al barile e il Wti a 73,6 dollari al barile. Secondo un’analisi di Goldman Sachs, uno shock della produzione iraniana potrebbe provocare un aumento del prezzo del petrolio di circa 20 dollari al barile…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.