Capital Group, in un’analisi di Jared Franz, spiega che il ciclo americano “invecchia al contrario”, con l’allentamento monetario che accompagna la crescita. Bene l’India, Europa e Cina restano indietro
L’inflazione si attenua e le banche centrali tagliano i tassi, ma le prospettive dell’economia globale restano contrastanti. Come negli ultimi anni, USA e India continuano a guidare l’attività mentre le economie più deboli di Europa e Cina cercano di stimolare la crescita. Il mercato del lavoro USA è in buona salute, la crescita degli utili è solida e crescono gli investimenti delle imprese, per cui il FMI ha recentemente alzato al 2,2% le previsioni di crescita USA nel 2025. Questo ha compensato le revisioni al ribasso per altri Paesi avanzati, comprese le maggiori economie europee, mentre la Cina continua a lottare contro la crisi immobiliare con preoccupazioni per una guerra commerciale dopo la vittoria di Trump. Gli USA godono di numerosi venti in poppa come in parte anche il Giappone, ma Europa e Cina stanno affrontando veri e propri venti contrari.
L’ECONOMIA USA STA TORNANDO ALLA FASE INTERMEDIA DEL CICLO
Jared Franz, Economista di Capital Group, fa il punto sulle prospettive per l’economia globale osservando che il ciclo economico USA sta “invecchiando al contrario”, perché invece di muoversi nelle tipiche quattro fasi che hanno caratterizzato il secondo dopoguerra sembra passare dalla fase finale a quella intermedia, evitando una recessione. Un’economia di metà ciclo di solito registra un aumento degli utili, un’accelerazione della domanda di credito, minori pressioni sui costi e un orientamento verso una politica monetaria neutrale, fornendo storicamente un contesto favorevole alle azioni. Franz ricorda che il passato non è predittivo del futuro ma aggiunge che se l’economia USA continuerà a crescere in modo robusto, i mercati potrebbero trarne giovamento…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.