Per una persona che si dice favorevole, un’altra si professa contraria; per un Paese che lo blocca, un altro costruisce un reattore. Il nucleare è un tema che divide l’Europa. Ma chi ha davvero ragione?
Ci siamo passati tutti, bene o male.
Ogni volta che la famiglia si ritrovava a tavola, c’era il parente delle domande scomode. E se non era la zia o lo zio che premevano per sapere del fidanzatino o della fidanzatina, erano papà e mamma che chiedevano come fosse andato il test di matematica. L’insidia era sempre dietro l’angolo, a volte ce l’aspettavamo, altre no. A volte ci preparavamo una risposta convinta e convincente, altre facevamo spallucce sperando che si cambiasse discorso al più presto.
Ora immaginate un amico o un conoscente che in mezzo a una chiacchierata vi chiede “ma tu cosa ne pensi del nucleare?”. Era più semplice rispondere sul fidanzatino. Perché se a zia Irma bastava dire il nome della nostra fiamma del liceo, con questo amico non si può certo glissare. L’argomento è fondamentale per il nostro presente e per il nostro futuro, e lo è anche rispetto al nostro passato.
Il nucleare è un tema che divide e che interroga. E se lo fa con noi al tavolo con qualche amico e una birra, figurarsi tra i banchi dei vari parlamenti dei paesi europei.
Tra chi parla di prospettive green e chi invece ne sottolinea i rischi, il Vecchio Continente è diviso.
IN-DECISIONI STORICHE
Quasi 9.000 chilometri e 12 anni, questa è la distanza tra Berlino e il disastro di Fukushima. Per non parlare di Černobyl’, più vicino geograficamente ma molto più distante nel tempo. Se quest’ultimo aveva ridestato un certo timore nei confronti del nucleare dopo le bombe su Hiroshima e Nagasaki, ciò che avvenne a Fukushima nel 2011 fu la goccia che fece traboccare il vaso di molti paesi europei, Germania in primis. All’epoca Angela Merkel annunciò la cessazione del nucleare entro il 2022, e così – dopo qualche slittamento dovuto all’emergenza energetica creata dal conflitto in Ucraina – il 15 aprile scorso tre reattori tedeschi sono stati messi definitivamente kaputt, gli ultimi di una lunga serie di smantellamenti…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.