Stilata la classifica annuale delle 100 migliori società del 2024, tra conferme e sorprese. Chi sono, quanto valgono e come stanno realmente? Ma soprattutto: chi stila questa classifica?
A volte il tempo non si misura in ore, ma in distanze. Meglio ancora, in distanze percorse.
Non stiamo parlando delle teorie della Relatività di Einstein, anche se, entrati in certi luoghi, gli istanti sembrano davvero allungarsi e diluirsi come plastilina.
È il caso di luoghi così grandi e così ricchi, che ci inglobano nella loro maestosità. Se siete mai entrati, chessò, al British Museum o alla National Gallery di Londra, sapete di che parliamo: lo sguardo rubato da tutti quei capolavori d’arte e di storia, piedi che consumano le suole, e suole che consumano i piedi. C’è chi, dopo diecimila passi lì dentro, si rende conto che gli manca ancora mezzo museo e sbuffa un po’; c’è anche chi, invece, non riesce a fare a meno di passare almeno mezzora davanti a qualsiasi pezzo esposto, e fa sbuffare ancora di più quelli di prima.
Per rimanere in Italia, l’esempio più lampante di questo mix di sbuffi e bellezza sopraffina, sono le Gallerie degli Uffizi a Firenze. E proprio sui muri di questa pinacoteca è conservata un’opera che verrà fuori tra qualche riga. Se vi state chiedendo il motivo, e cosa c’entra con il titolo del Sunday View di questa settimana, è del tutto normale. Non vi resta che continuare a leggere per scoprirlo!
LA CARICA DEI 100 (E UNO)
Come ogni anno, Interbrand ha stilato la classifica dei 100 marchi più redditizi al mondo. Le prime posizioni possiamo immaginarle facilmente, occupate saldamente da nomi come Apple, Microsoft, Amazon e Google; ma le altre? La new entry del gruppo è Pandora, che si piazza subito 91esima con un valore di 7.1 miliardi di dollari; l’ultima classificata è Heineken, con i suoi 6.3 miliardi; mentre la prima italiana – anche se di proprietà della francese Kering – è Gucci, 41esima con un valore di quasi 18 miliardi…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.