L&G propone un’analisi che spiega come proteggersi da effetti indesiderati che possono impattare a lungo, se si sceglie il momento meno adatto
Investitori e gestori devono periodicamente affrontare il ribilanciamento dei portafogli e lo fanno giustamente guardando ai fondamentali per individuare le azioni meritevoli di essere detenute e quelle che è più opportuno “scaricare”. Una tipica strategia sistematica viene ribilanciata periodicamente per garantire che le posizioni riflettano le ultime informazioni di mercato che determinano i segnali da seguire. Ad esempio, un titolo che appare interessante sulla base dei rendimenti passati potrebbe non essere più idoneo solo pochi mesi dopo, mentre la capacità predittiva di un segnale di investimento può diminuire nel tempo, per cui è necessario un ribilanciamento periodico.
LA DIFFICOLTÀ DI SCEGLIERE IL MOMENTO GIUSTO
Ma quando farlo non è indifferente. Di solito si assume che le strategie sistematiche siano immuni agli effetti del calendario, dato che le regole sono fisse e i risultati sono riproducibili. Ma la scelta del momento può avere un impatto significativo. Lo sottolinea L&G in un’analisi degli specialisti Jason Lee e Fanggang (Royce) Yan che spiegano l’impatto del “timing luck”, vale a dire il momento giusto per ri-bilanciare, suggerendo soluzioni pratiche per mettersi al riparo da rischi non compensabili. I mercati non generano rendimenti lineari, il giorno o il mese scelti possono avere un impatto significativo. Ri-bilanciare appena prima di un rialzo potrebbe escludere titoli che poi fanno meglio della media, mentre l’opposto potrebbe produrre performance migliori a breve grazie al miglior allineamento. Due strategie che sembrano identiche producono risultati diversi solo per il momento in cui si decide…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.