Il Milan guida la classifica con 112,5 milioni di euro investiti, seguita da Napoli e Juventus. A livello globale la serie A è stata superata da Premier League, Ligue 1 e Saudi Pro League
Il primo settembre alle ore 20 la sessione estiva del calciomercato della Serie A ha chiuso i battenti. A campionato già iniziato (siamo già alla terza giornata) è tempo di fare i primi bilanci, anche per tastare il polso del nostro calcio in termini di prestigio internazionale. L’ultima stagione europea, in questo senso, ha lasciato sensazioni più che positive, nonostante le tre sconfitte in altrettanti finali subite da Fiorentina, Roma e Inter. Ma quali messaggi possiamo trarre dalla sessione di mercato appena conclusa?
L’IRRUZIONE DELL’ARABIA SAUDITA
Prima di analizzare le spese della Serie A è bene passare in rassegna quanto accaduto a livello mondiale. Già, perché la sessione estiva 2023 passerà alla storia come quella della Saudi Pro League, la massima serie calcistica dell’Arabia Saudita. Dopo aver convinto Cristiano Ronaldo a suon di petrodollari, sono arrivati altri campioni come Milinkovic-Savic (dalla Lazio), Fabinho, Firmino e Henderson dal Liverpool, Koulibaly dal Chelsea e soprattutto il pallone d’oro in carica: Karim Benzema. Sarà un fuoco di paglia sul modello del campionato cinese di qualche anno fa? Le premesse sembrano diverse. Anche perché le squadre della Saudi Pro League hanno speso la bellezza di 854,6 milioni di euro. E la sessione di mercato non è ancora finita…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.