Hannes Loacker, fund manager del fondo Raiffeisen-SmartEnergy-ESG-Equities che ha appena compiuto tre anni di attività, illustra le potenzialità di idrogeno, smart energy, eolico onshore e fotovoltaico
Negli ultimi anni, la produzione di energie rinnovabili ha continuato a crescere. In attesa dei dati definitivi dello scorso anno, nel 2021 il volume di produzione è aumentato di circa il 10% rispetto al 2020 e ora rappresenta già una quota del 40% a livello globale. Sul tema, abbiamo intervistato Hannes Loacker, fund manager del fondo Raiffeisen-SmartEnergy-ESG-Equities che lo scorso 15 aprile ha compiuto tre anni, e che, a differenza di molti altri comparti di categoria, non ha subito un declassamento come fondo ex Articolo 9 SFDR.
“La nostra società ha adottato un approccio molto cauto e prudente e ha classificato solo due fondi come Articolo 9 SFDR. In questo modo abbiamo evitato il rischio di un declassamento. Inoltre, da oltre due anni abbiamo creato un team di sette persone che si occupa di tutte le questioni legate alla sostenibilità nel settore energetico. Collaboriamo inoltre con agenzie di rating ESG esterne e ci confrontiamo con le società in cui investiamo o intendiamo investire” spiega il manager di Raiffeisen Capital Management.
Quali trend avete osservato nell’universo di investimento del fondo?
“Nonostante l’intero settore tecnologico abbia perso quasi il 30% in termini di investimenti in euro lo scorso anno, le società che forniscono tecnologie chiave nel campo della mobilità elettrica, come i semiconduttori, hanno ottenuto ottimi risultati soprattutto nell’ultimo anno. Inoltre, i titoli che hanno beneficiato in modo particolare dell’Inflation Reduction Act (legge sulla riduzione dell’inflazione) approvata negli Stati Uniti nell’agosto del 2022 sono stati in grado di registrare guadagni superiori al 100% in alcuni casi”…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.