Occhi puntati sui dati in arrivo prima dell’ultima riunione dell’anno della Fed. La tradizione dovrebbe essere rispettata, ma l’orizzonte continua a essere pieno di incertezze, a cominciare dalla recessione
Investitori e mercati sono pronti, Wall Street ha recuperato quota 4.000 punti dello S&P 500 con un movimento ancora laterale ma decisamente inclinato al rialzo nelle ultime settimane, in sincrono con le Borse europee che hanno fatto anche un po’ meglio. Le serie storiche parlano a favore di un regalo di Santa Claus. In media il principale indice della Borsa di New York a dicembre ha portato a casa un guadagno dell’1,6%, più di ogni altro singolo mese dell’anno e oltre il doppio dello 0,7% di rialzo registrato in media negli anni da tutti e 12, con settembre nel ruolo dell’ultimo della classe con un ribasso medio della stessa entità. Non c’è però molta speranza di poter scartare in anticipo il possibile regalo di Santa Claus, bisognerà probabilmente aspettare la serata europea del 14 dicembre, quando il Federal Open Market Committee della Federal Reserve chiuderà l’ultima due giorni del 2022 con il comunicato sulle decisioni di politica monetaria seguito dalla conferenza stampa di Jerome Powell.
POWELL SI VESTIRÀ DA BABBO NATALE?
Se si presenterà vestito da Babbo Natale, dipenderà molto da due dati, che usciranno rispettivamente il 2 dicembre e il giorno prima della fine della riunione del FOMC, 13 dicembre. Il primo riguarda la creazione di nuovi posti di lavoro e il tasso di disoccupazione USA a novembre, il secondo più importante è il numero dell’inflazione, sempre di novembre, sia nella versione complessiva che in quella ‘core’, che esclude alimentari e energia ed è guardata dalla Fed con grande attenzione. Il dato sul lavoro è importante per le tensioni salariali che può implicare, quello sull’inflazione perché può indicare se il rallentamento di ottobre possa configurare l’inizio di un trend o sia stato episodico. La lettura combinata dei due può a sua volta convincere Powell e i suoi che questa volta un rialzo di mezzo punto dei tassi è sufficiente, dopo una serie di aumenti di 0,75, e magari anche segnalare l’arrivo di una pausa nella stretta a inizio 2023…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.