Gli analisti prevedono una potenziale diminuzione delle rate dei mutui tra maggio e giugno 2024, sebbene il calo previsto potrebbe essere modesto.
Cosa è successo
Secondo quanto riportato lo scorso 4 marzo, la riunione della BCE prevista per giovedì potrebbe non portare a un taglio dei tassi, ma gli analisti stanno monitorando attentamente l’evento per cogliere eventuali segnali sulle future mosse del mercato dei mutui.
Analizzando i futures sugli Euribor, che rappresentano le aspettative di mercato, si è scoperto che le rate dei mutui potrebbero iniziare a diminuire tra maggio e giugno. Tuttavia, il calo previsto sarà modesto, compreso tra i 14 e i 22 euro circa per un mutuo variabile medio.
“L’Euribor spesso tende ad anticipare le mosse della BCE e a variare in funzione delle aspettative future, pertanto sarà fondamentale vedere quali messaggi arriveranno dalla Banca Centrale”, hanno spiegato gli esperti. “L’impressione generale è che la discesa sarà più lenta rispetto a quanto si aspettavano i mercati a inizio anno. Chi ha un mutuo a tasso variabile dovrà stringere i denti ancora per un po’ o valutare opzioni come la surroga per abbassare le rate”.
Perché è importante
Secondo una recente analisi della Federazione autonoma bancari italiani (Fabi), l’aumento del costo del denaro al 4,5% da parte della Bce ha triplicato i tassi praticati dalle banche sui mutui erogati alle famiglie. Questo ha portato a una diminuzione dello stock di mutui di 2,3 miliardi di euro nel corso del 2023, riducendo allo stesso tempo le compravendite immobiliari.