La casa d’investimento resta moderatamente positiva sul dollaro Usa e cauta sulle prospettive del credito mentre ritiene che gli irripidimenti della curva dei tassi abbiano ancora spazio per salire
Dopo il taglio dei tassi di interesse di 50 punti base operato dalla Fed lo scorso settembre il rendimento dei decennali statunitensi è salito di un punto percentuale portandosi al 4,7%. Anche in Giappone e nel Regno Unito i rendimenti dei bond hanno accelerato, con quelli a 10 anni che hanno raggiunto i massimi rispettivamente dal 2011 e dal 2008. “Valutando i potenziali scenari per il 2025, continuiamo a ritenere che i rendimenti delle scadenze più lunghe potrebbero rimanere sotto pressione al rialzo, in quanto è improbabile che le preoccupazioni fiscali e inflazionistiche si attenuino a breve” fa sapere Mark Dowding, Fixed Income CIO, RBC BlueBay AM.
FED IN ATTESA NELLA PRIMA META’ DEL 2025
Sul fronte delle politiche monetarie, il manager continua ad immaginare una Fed in attesa nella prima metà del 2025. Le condizioni finanziarie si sono inasprite nelle ultime settimane a causa del rafforzamento del dollaro mentre persiste una forte incertezza economica e politica sebbene, per il momento, l’economia statunitense continui a mostrare un solido slancio di crescita. “Nel reddito fisso dell’Eurozona, il rafforzamento del sentiment delle imprese e i dati sull’inflazione più alti del previsto provenienti dalla Germania hanno modificato le aspettative della Bce: ora i mercati si aspettano una riduzione dei tassi al 2% entro il terzo trimestre di quest’anno, allontanando le aspettative che prevedevano una maggiore anticipazione dei tagli” spiega Dowding…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.