Carenza di manodopera, intelligenza artificiale e nuovi capitali fanno dell’automazione uno dei trend più solidi del decennio
Lo slancio della robotica industriale non accenna a diminuire. E non parliamo dei robot umanoidi cari a Elon Musk e Boston Dynamics, quanto di quelli meno scenografici ma ben più utili che operano nelle linee di produzione dell’automotive, dell’elettronica, nella logistica e nella componentistica.
La crescita dell’automazione, spinta dall’aumento dei costi del lavoro, dalla complessità delle catene di fornitura e da una domanda sempre più esigente in termini di qualità e rapidità produttiva, sta portando le imprese a ripensare i propri processi e a investire nella robotica industriale.
A questa spinta si aggiunge un fattore demografico ormai evidente: in molte economie avanzate la popolazione in età lavorativa si riduce e l’età media cresce, lasciando scoperti interi segmenti di manodopera qualificata.
Per molte aziende, insomma, l’automazione non rappresenta solo una scelta di efficienza ma una necessità per mantenere la continuità produttiva e compensare la carenza di personale.
IL MERCATO GLOBALE DELLA ROBOTICA INDUSTRIALE
Il mercato della robotica industriale continua a crescere, anche se con andamenti differenti da regione a regione. Secondo l’International Federation of Robotics (IFR), nel 2024 sono state installate circa 542.000 unità di robot industriali nel mondo, più del doppio rispetto a dieci anni fa.
Il parco macchine in esercizio ha superato i 4,66 milioni di robot, con una crescita del 9% su base annua. La regione Asia-Pacifico concentra il 74% delle nuove installazioni. E, com’era facile attendersi, la Cina si trova in posizione dominante con circa 295.000 unità installate nel solo 2024, nuovo record storico.
Più sfaccettato il quadro nel resto del mondo: in Europa le installazioni sono diminuite dell’8% (circa 85.000 unità), mentre negli Stati Uniti il dato si è fermato a 34.200 unità, in calo del 9% rispetto all’anno precedente. Nonostante questa frenata, le prospettive restano positive: le installazioni globali dovrebbero crescere del 6% nel 2025, superando le 700.000 unità entro il 2028…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.