Non solo rimborsi e cachet per cantanti e volti noti sul palco. Dietro le quinte dell’Ariston, l’indotto del Festival della Musica Italiana che sposta milioni
Cinque, sette, dodici.
Fateci caso: il cinque è formato dalla somma di 3 e 2; il sette è il risultato di 3 più 4, che è il doppio di 2; il 4, se viene ripetuto per 3 volte, crea il dodici; dodici che è scritto unendo l’uno e il due, addendi che formano proprio il tanto citato 3, che poi è proprio il numero delle cifre citate inizialmente.
Vi diamo un attimo per rileggere queste righe. Potrebbe servire.
Siete ancora con noi? Bene, perché non era facile sciropparsi questa intro psichedelica da numerologia hardcore.
Ora però veniamo al perché di tutti questi numeri. Se vi sembrano campati per aria, proviamo a tradurli in altro modo: scala reale, scala armonica e scala dell’Ariston. Se state contando le lettere, vi risparmiamo la fatica: non è quello a cui si riferiscono le nostre cifre, ma agli elementi che compongono le varie scale, ovvero carte, note e gradini. Cinque carte dello stesso seme e in sequenza, per la scala reale; sette note musicali per la scala armonica, che sia minore o maggiore; infine dodici gradini per salire o per scendere l’imponente scala del teatro Ariston di Sanremo.
Carte, note e gradini: sono tre elementi che sembrano non avere nulla da spartire l’un con l’altro, eppure le tre “scale” che compongono hanno un elemento in comune.
Anzi, due! Il primo di questi è essere citati in un’intro del Sunday View, che non capita proprio tutti i giorni per una scala. Il secondo elemento in comune? Ve lo lasciamo scoprire più avanti.
Ora però andiamo sul palco dell’Ariston un’ultima volta, prima della prossima edizione del festival. Dirige l’orchestra il maestro Beppe Vessicchio. Canta: Sunday View!
FANTASANREMO
Ieri è finito Sanremo. Le canzoni sono sulle piattaforme da ormai qualche giorno, e da ormai qualche giorno riempiono le onde radio delle emittenti. Belle o non belle, che ci piacciano o meno, o addirittura che chi le canta ci stia in simpatia o no, non fa differenza: tutti i pezzi in gara, indistintamente, e per 75 edizioni, hanno permesso di realizzare un evento nazionalpopolare, dai risvolti sociali ed economici, con un peso specifico non indifferente sotto diversi aspetti. Ma ora snoccioliamo qualche numero, vi va?..
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.