Anche se il nuovo parlamento potrebbe rallentare il processo di decarbonizzazione e il raggiungimento degli obiettivi climatici, un’inversione di rotta è però da escludere
L’emergenza climatica non è stato l’argomento principale su cui si sono focalizzati i cittadini in occasione delle ultime consultazioni europee. Ma il risultato delle urne, con l’affermazione di un’estrema destra piuttosto tiepida in materia, pone qualche interrogativo sulle implicazioni per la transizione energetica. Secondo Karin Kaiser, Head of Private Markets Europe di Schroders Capital, il processo potrebbe in effetti rallentare ma solo nel breve termine.
LA SCONFITTA DEL FRONTE DECARBONIZZAZIONE
Quanto sono andate male le elezioni per il partito trasversale della transizione energetica? Kaiser offre un piccolo riassunto. “I partiti che hanno una visione progressista sulla decarbonizzazione e una posizione più ambiziosa rispetto alla legislazione attuale, come i Verdi, la Sinistra, i Socialisti e Democratici e Renew Europe, hanno subito delle perdite a livello elettorale” spiega il gestore di Schroders. “Il Partito Popolare Europeo, che ha sostenuto e definito l’attuale agenda politica in ambito climatico, continua a detenere la maggior parte dei seggi in parlamento”…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.