I private market, cruciali nel fornire resilienza al portafoglio alla luce delle tensioni geopolitiche e del rischio di un’escalation dei conflitti, sono in grado di offrire un potenziale sia di rendimento che di generazione di reddito
Il 2025 vede l’allineamento favorevole di tre cicli significativi per gli investimenti nei private market. Lo segnala Nils Rode, Chief Investment Officer, Schroders Capital, che nota come il ciclo di fundraising dei mercati privati, sembri ora ben intonato dopo aver toccato punti di minimo mentre il ciclo di disruption tecnologica registra un’accelerazione con l’emergere dell’IA generativa che durerà diversi anni. Infine, ma non meno importante, contribuisce anche il ciclo economico, che dovrebbe trasformarsi da contrazione ad espansione, con ricadute positive per tutte le asset class, compresi i mercati privati.
VENTURE CAPITAL E BUYOUT DI PICCOLE E MEDIE DIMENSIONI
“Per esempio” argomenta Rode “negli ultimi tre anni i mercati azionari hanno registrato forti rialzi, in alcuni casi fissando nuovi record nel 2024, mentre le valutazioni dei buyout sono diminuite aumentando l’attrattiva degli investimenti di private equity. Nel frattempo, la correzione nel fundraising ha penalizzato soprattutto il venture capital e i buyout di piccole e medie dimensioni, rendendo questi segmenti particolarmente attraenti per i nuovi investimenti”. Secondo il manager, un’interessante opportunità per l’accesso al private equity sono anche i fondi di continuazione: beneficiano di una scarsa concorrenza di altre opportunità di uscita mentre resta elevata la domanda di liquidità da parte degli investitori, poiché le distribuzioni rimangono al di sotto delle medie storiche…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.