Frank Thormann, Portfolio Manager, Multi Regional Equities, di Schroders, identifica e spiega tre ‘Bias’ comportamentali che condizionano le scelte di investimento: perché vendere è più difficile che comprare
Benjamin Graham, il padre del value investing, più di 70 anni fa affermava che “il peggior nemico dell’investitore è molto probabilmente sé stesso”. Da allora molte ricerche hanno insegnato che il processo decisionale umano è inficiato da pregiudizi comportamentali frequenti e persistenti, che portano a decisioni finanziarie sbagliate. La moderna neurologia ha dimostrato che la paura viene elaborata in modo molto diverso dall’esuberanza, in quanto interessa una zona diversa del cervello, per cui il modo in cui si pensa alle perdite differisce da come si pensa ai guadagni, con un processo decisionale non ottimale.
AVVERSIONE MIOPE ALLE PERDITE
Frank Thormann, Portfolio Manager, Multi Regional Equities, di Schroders, prende in esame e spiega come funazionano tre diverse ‘Bias’ ricorrenti. La prima vede gli investitori vittime della cosiddetta “avversione miope alle perdite”, la tendenza a lasciare che la storia delle performance recenti influenzi la valutazione del rischio di un investimento. Se ha subito un recente calo di valore ed è in perdita, questa innesca una risposta di paura nel cervello, che conclude che l’investimento è molto più rischioso di uno analogo in guadagno. Questa naturale paura porta la maggior parte dei gestori a mantenere una posizione in perdita molto più a lungo di quanto razionalmente giustificato…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.