Schroders sottolinea la maggior resilienza nel panorama emergente ma esprime un giudizio non favorevole anche se vede all’interno dell’area interessanti opportunità, ma servono valutazioni specifiche e olistiche
I mercati azionari dell’ASEAN sono stati più resilienti rispetto agli emergenti in generale, scesi del -18,6% da inizio anno, ma con risultati diversi, dall’Indonesia, che ha segnato un rendimento del +12%, alle Filippine, in calo del -13,5%, nonostante la debolezza valutaria di tutti e quattro i mercati che compongono l’area. La crescita economica sta riprendendo, i prezzi elevati delle materie hanno giovato a Indonesia e Malesia, con la Thailandia po’ in ritardo, mentre il turismo si sta riprendendo.
PROSPETTIVE DI CRESCITA COMPLESSE
Robert Davy, gestore azionario mercati emergenti, e Andrew Rymer, CFA Senior Strategist, Strategic Research Unit, di Schroders vedono però le prospettive di crescita più complesse e sempre più minacciate dall’inflazione, che spinge le banche centrali ad aumentare i tassi, con un impatto anche sulla politica fiscale, come in Indonesia. Anche i prezzi delle materie prime, in particolare dei metalli industriali, ora in calo, potrebbero avere implicazioni sui conti con l’estero di Indonesia e Malesia, mentre le prospettive per le esportazioni manufatturiere sono offuscate dalle aspettative di rallentamento globale…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.