Pablo Riveroll, Head of Latin American Equities di Schroders, esamina le prospettive macro e le opportunità di investimento in Cile, Colombia e Perù. La spinta delle materie prime, ma resta ancora incertezza politica
L’ultimo decennio è stato complesso per l’America Latina, ma quest’anno la tendenza si è invertita. L’azionario, misurato dall’indice MSCI EM Latin American, è tra i mercati globali che hanno registrato le migliori performance al 21 giugno 2022, in particolare due dei tre mercati andini. Il Cile ha generato guadagni a due cifre ed è il migliore nell’indice MSCI Emerging Markets. Colombia e, in misura minore il Perù, hanno generato guadagni più modesti ma sono comunque in vantaggio rispetto agli Emergenti. I prezzi elevati delle materie prime sono un chiaro fattore di sostegno, ma i guadagni di quest’anno nascondono molto di più.
IL FATTORE COMMODITY
Pablo Riveroll, Head of Latin American Equities di Schroders, sottolinea che solo un anno fa una crescente incertezza politica gettava un’ombra sulla regione e si chiede se il rischio si sta allontanando. I prezzi delle materie prime sono stati di sostegno sulla scia della guerra in Ucraina, e tutte e tre le economie andine sono esportatrici nette di commodity. In Colombia, l’aumento dei prezzi del greggio è un fattore positivo, mentre per Cile e Perù i prezzi del rame sono fondamentali perché insieme rappresentano oltre il 55% del totale delle esportazioni globali…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.