Schroders, in un commento del Global Renewables Analyst Alex Monk, sottolinea le prospettive interessanti offerte in futuro dall’azionario legato alla transizione energetica, nonostante le turbolenze di breve termine
La prima metà del 2023 è stata piuttosto impegnativa per l’universo azionario legato alla transizione energetica globale, con molti settori che hanno registrato rendimenti volatili. Ad oggi, ad eccezione di alcuni comparti delle apparecchiature elettriche e della mobilità green, quasi tutti i sottosettori hanno sottoperformato. Al trend hanno contribuito tre fattori principali: le continue pressioni inflazionistiche e le interruzioni delle catene di approvvigionamento, l’inasprimento delle condizioni finanziarie delle banche centrali, e l’allentamento della domanda in alcuni mercati finali come il solare residenziale e la ricarica dei veicoli elettrici, mentre anche il rapido calo dei prezzi dell’energia non è stato d’aiuto.
VENTI CONTRARI DI BREVE TERMINE
Ma le prospettive del settore azionario restano positive nonostante le turbolenze di breve termine, sottolinea un commento di Alex Monk, Global Renewables Analyst, di Schroders, secondo cui è importante notare che si tratta di venti contrari di breve termine che non metteranno in discussione il potenziale di rendimento dell’azionario legato alla transizione energetica nel lungo periodo. I mercati della transizione energetica potrebbero continuare a sperimentare volatilità nella seconda metà dell’anno, alcuni mercati più esposti ai consumatori stanno già assistendo a un calo della domanda mentre il rischio di rallentamento economico più ampio potrebbe portare a ulteriori pressioni. Anche le potenziali minacce di inflazione strutturale potrebbero esercitare nuova pressione al rialzo sui tassi di interesse e sulle valutazioni…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.