Il team Global Fixed Income di Morgan Stanley Investment Management considera temporanea la crescita USA inferiore alle attese nello scorso quarto trimestre e punta sui titoli meno sensibili ai movimenti dei tassi d’interesse
I dati conclusivi sul PIL USA dell’ultimo trimestre del 2020 evidenziano una buona crescita: sebbene il dato sia stato sotto le attese, ci sono tutti i presupporti per osservare un miglioramento nel primo trimestre del 2021. Anche il PIL dell’intero 2020 è sceso più delle attese della Fed, ma entrambi i dati vanno contestualizzati nell’attuale fase di ricostruzione, con una domanda latente che crescerà nel primo trimestre e sicuramente nel secondo, quando la crescita potrebbe arrivare addirittura a due cifre.
UNA SITUAZIONE TRANSITORIA
Jim Caron, gestore del team Global Fixed Income di Morgan Stanley Investment Management, osserva che anche secondo la stessa Fed i dati del 2020 riflettono una situazione assolutamente transitoria. In ogni caso la Banca Centrale statunitense è stata molto esplicita e ferma sul fatto che difficilmente una crescita anche più forte delle attese potrebbe indurre a una fine anticipata degli stimoli monetari. Politica accomandante e stimoli resteranno sul mercato, cosa che trova corrispondenza con molti dei temi reflazionistici di cui Morgan Stanley IM ha discusso più volte…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.