Erik Knutzen (Neuberger Berman) ritiene probabile un aumento della volatilità e consiglia agli investitori non solo di difendersi da essa attraverso la diversificazione, ma anche di sfruttarla per affrontare il nuovo ciclo
La visione di forte consenso presente tra gli investitori che prevedeva una ripresa da inizio ciclo non appena le economie avessero aperto e i programmi di stimoli fatto sentire i primi effetti, si è incrinata nelle ultime settimane. “A turbare i mercati, i timori di una maggiore inflazione, il riacutizzarsi delle preoccupazioni di una stretta monetaria, l’aumento dei rendimenti obbligazionari e la sensibilità dei mercati azionari ai tassi di interesse”, spiega Erik Knutzen, Chief Investment Officer – Multi-Asset Class di Neuberger Berman.
VIX INDEX E MOVE INDEX
Il CBOE S&P 500 Volatility Index (VIX), che misura la volatilità di Wall Street, da metà febbraio si è posizionato stabilmente sopra 20, implicando che gli operatori di mercato si aspettano correzioni dell’azionario tra il 5% e il 10% mentre da inizio anno c’è stata solo una flessione del 3,5% a fine gennaio e del 4% da metà febbraio. Stavolta, inoltre, non è possibile diversificare il portafoglio con i titoli di Stato, che da inizio anno hanno perso tra il 3% e il 6% con punte, per la parte lunga della curva, del -10%. A fine febbraio, il Merrill Lynch Option Volatility Estimate (MOVE index), che alcuni chiamano il “VIX obbligazionario”, ha registrato un’impennata, superando addirittura il VIX…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.