Chi pensava che nel post pandemia tutti sarebbero corsi a spendere si sbagliava. L’inflazione ha portato la classe media a rivedere al risparmio il proprio stile di vita. Tanti settori, come auto, abbigliamento e ristorazione, ora devono fare i conti con tutto questo
Dopo il Covid, con la ripresa post-pandemia, si era diffusa l’idea, un po’ folle, che tutti sarebbero corsi a spendere e spandere. In ristoranti, che prontamente hanno alzato i prezzi, in automobili, con le case che hanno dimenticato le vecchie macchine popolari (come si diceva un tempo) per fare tante elettriche di lusso da 40mila euro in su, in stabilimenti balneari, con i prezzi dei lettini in volata, e così via fino ovviamente all’abbigliamento griffato. Ma così non è andata, perché, a causa soprattutto dell’improvvisa impennata dell’inflazione in tutto il mondo, la classe media si è ritrovata a far fatica a far quadrare i conti. Altro che corsa a spendere, milioni di persone hanno faticato e continuano a faticare tra spese varie, bollette e magari rata del mutuo. Questo scenario completamente diverso dalle previsioni ha di fatto spiazzato interi comparti industriali e commerciali, che avevano fatto male i loro conti, magari anche un po’ diciamo furbescamente…
GLI EFFETTI SU AUTO, ABBIGLIAMENTO E NON SOLO
E gli effetti di tutto questo si vedono ora. Si assiste alla improvvisa emergenza del settore auto, con tanti grandi brand che lanciano profit warning e rallentano produzione dopo aver sfornato modelli a prezzi appunto ben lontani da quelli delle auto popolari di un tempo. Tante macchine belle e sofisticate sì, ma che restano invendute. A partire dalle elettriche, che ok che sono il futuro, ma costano ancora davvero troppo, diciamocelo. E, complice anche la crisi del mercato cinese, molti marchi dell’abbigliamento griffato arrancano, con relativi titoli azionari che hanno visto pesanti ribassi in Borsa. Persino lo champagne pare ora venda meno: c’è poco da brindare! E anche le quotazioni degli orologi di lusso, che avevano visto impennate di prezzi del ricco mercato dell’usato, ora sono tornate a sgonfiarsi…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.