In questa intervista, Alexis Deladerrière, Portfolio Manager del Goldman Sachs Global Environmental Impact Equity Portfolio, illustra il suo approccio di investimento e i temi e le aree sulle quali stanno puntando per ridurre gli effetti del cambiamento climatico
Il contrasto ai cambiamenti climatici sembra aver innestato la marcia giusta per fungere da motore del cambiamento sia delle politiche (pubbliche e aziendali) sia del comportamento dei consumatori nei prossimi decenni. Tuttavia, diversi osservatori ritengono che gli investitori non prezzino correttamente né comprendano pienamente la profonda trasformazione innescata dal cambiamento delle abitudini dei consumatori, dall’adozione di nuove normative e dall’innovazione delle imprese. Tra questi figura Alexis Deladerrière, Portfolio Manager del Goldman Sachs Global Environmental Impact Equity Portfolio.
In relazione al tema della decarbonizzazione, quale approccio di investimento adottate?
“Abbiamo identificato e cercato di focalizzarci su cinque temi ambientali chiave: energia pulita, efficienza delle risorse, consumo sostenibile, sostenibilità idrica ed economia circolare. Tendiamo ad investire su un orizzonte temporale di almeno cinque anni e cerchiamo di costruire un portafoglio con un’esposizione ben bilanciata tra i temi individuati. Il nostro focus è sui “fornitori di soluzioni” ambientali e se la nostra strategia fosse concentrata su un’unica area, ad esempio le risorse idriche, il numero di titoli investibili si ridurrebbe a 30 o 40 a livello mondiale, limitando la nostra capacità di creare valore. Partendo da un’interpretazione estesa della tematica ambientale, prendiamo invece in considerazione un vasto universo di investimento costituito da 500-600 società”.
In quali aree identificate queste idee di investimento?
“A livello geografico, esiste una vasta gamma di società europee già in grado di offrire soluzioni efficaci dal momento che in Europa si attribuisce una particolare importanza all’ambiente e alla sostenibilità. In parallelo, negli Stati Uniti stanno emergendo segnali di una netta accelerazione verso questi trend sulla scia della velocità dell’innovazione specialmente in aree come gli imballaggi sostenibili, le proteine a base vegetale e la fornitura di energia. Per questo la gestione attiva è cruciale, e ci consente di muoverci all’interno della gamma globale di opportunità, pescando anche tra le soluzioni tecnologiche in Cina, in particolare nei settori dei veicoli ad energia nuova, delle batterie e dello stoccaggio di energia, e anche nel complesso delle economie emergenti”.
Quali sono i temi legati alla sostenibilità che ritenete particolarmente interessanti?
“Vediamo un solido potenziale di crescita a lungo termine nel settore dell’efficienza energetica degli edifici, e notiamo un interessante sviluppo nel panorama agroalimentare. Grazie all’ implementazione delle soluzioni orientate alla sostenibilità sarà possibile ridurre gli impatti degli immobili residenziali e commerciali responsabili del 36% del consumo globale di energia, e circa il 40% delle emissioni globali di gas effetto serra (GHGes). A titolo di esempio, abbiamo investito in una società specializzata in sistemi di isolamento i cui prodotti hanno contribuito a far risparmiare una quantità di energia equivalente a 110 milioni di barili di petrolio, ovvero 4,7 volte il consumo annuale di elettricità della Grande Londra”.
E sul fronte agroalimentare?
“In questo ambito non si tratta solo del mutamento delle abitudini dei consumatori a favore di regimi alimentari maggiormente basati sui cibi vegetali. Nel settore biotecnologico stanno emergendo nuove tecnologie, con lo sviluppo di soluzioni basate su enzimi naturali per ridurre l’uso di pesticidi e fertilizzanti, limitare e riutilizzare i rifiuti alimentari ed allungare la conservabilità dei generi alimentari”.
Quali segmenti offrono le opportunità di investimento più interessanti?
“Si stima che la decarbonizzazione del pianeta richiederà investimenti fino a 6.000 miliardi di dollari ogni anno che riguarderanno nuove applicazioni tecnologiche come la necessità di trasformare in realtà la cattura del carbonio su vasta scala e una radicale riconsiderazione dei sistemi di trasporto con l’adozione di carburanti alternativi. In parallelo gruppi industriali e consumatori si ispirano a vicenda per promuovere l’azione climatica. Abbiamo pertanto la possibilità di beneficiare di questo solido trend di crescita strutturale e di un’opportunità interessante per investire nei fornitori di soluzioni all’avanguardia nella sostenibilità ambientale”.
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.