Verso nuovo rialzo, scontato aumento di mezzo punto. Franck Dixmier (AllianzGI) prevede reazioni negative oltre il tasso neutrale. Paolo Zanghieri (Generali Investments) vede la possibilità di un aumento di 75 punti base
Mercati e investitori danno per scontato che nella serata europea di giovedì 15 giugno la Fed annuncerà un rialzo dei tassi di 50 punti base indicandone un altro analogo a luglio, e forse ancora a settembre. Secondo Franck Dixmier, Global CIO Fixed Income di Allianz Global Investors, di fronte a un’inflazione che continua a sorprendere al rialzo, la Fed non ha altra scelta se non agire con decisione e rapidità, anche a costo di frenare la crescita, che rimane solida. Paolo Zanghieri, Senior Economist di Generali Investments, ritiene che i dati molto negativi sull’inflazione USA usciti venerdì 10 giugno aumentano la probabilità di un aumento di 75 punti base, senza precedenti negli ultimi 40 anni.
FUTURI RIALZI PREZZATI
Dixmier argomenta che i mercati hanno già prezzato i futuri rialzi, ma potrebbero essere sorpresi se la Fed indicasse di voler superare in modo significativo il tasso di interesse neutrale. Dopo gli ultimi dati la Fed non può permettersi di esitare e deve tener fede al mandato di garantire la stabilità dei prezzi, anche perché la forza dell’economia USA consente margini di manovra. Il presidente Jerome Powell ha stressato che “la prima cosa è far scendere l’inflazione” e potrebbe indicare altri 50 punti a settembre…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.