I Dem pagano gli stessi errori del 2016 mentre Wall Street fa il remake del rally di 8 anni fa. Una buona notizia per l’ordine mondiale, non per molti governi. La novità di Musk e la vulnerabilità agli imprevisti
Da quando Kamala Harris ha sostituito Joe Biden nella corsa alla Casa Bianca, molti commentatori e sondaggisti sulle due sponde dell’Atlantico si sono “dimenticati” che Donald Trump non è una bomba a orologeria pronta ad esplodere per gli USA e il resto del mondo, ma un ex presidente già ben collaudato, sia nella gestione dell’economia che in quella delle relazioni internazionali, che nel 2020 ha pagato l’unico ma grave errore di aver preso sottogamba il Covid e il conseguente blocco globale di attività, che ha poi inflitto al PIL americano la più violenta caduta dal dopoguerra. Lo stesso hanno fatto i Dem, ripetendo gli stessi errori di Hillary Clinton, pagando questa volta un prezzo più alto non solo in termini di Collegio Elettorale ma anche di voto popolare. Wall Street ha replicato il copione di allora, scattando in rally con la Tesla di Elon Musk, destinato a un ruolo importante a fianco del neopresidente, balzata in avanti.
QUANDO ARRIVA TRUMP DÀ UNA SPINTA ALL’ECONOMIA
Appena arrivato, Trump nel 2017 fece partire una serie di stimoli fiscali che spinsero le aziende USA forti investimenti, dando una spinta all’economia e agli utili societari, con effetto positivo e diffuso su Wall Street. In politica estera aprì una fase di distensione in Medio Oriente, puntando su una svolta moderata dell’Arabia Saudita, dopo i disastri delle “primavere arabe” incoraggiate da Barak Obama e dell’Isis. Sul versante dell’Asia-Pacifico, mentre Xi Jinping si proponeva come il paladino della globalizzazione contro il protezionista Trump, tagliò le unghie a una Cina diventata troppo aggressiva nel commercio e nella competizione tecnologica. Una mossa che in Europa iniziò a scalfire la leadership economica tedesca, che aveva proprio in Pechino una sponda importante, poi compromessa definitivamente dalla guerra in Ucraina e dal venir meno delle forniture energetiche privilegiate dalla Russia…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.