Investitori e mercati cercano di prendere le misure di un nuovo scenario che si delinea a zig-zag con la nuova amministrazione Usa all’attacco a tutto campo. L’Europa si protegge ma non è protagonista
Mercati e investitori sono in nervosa ricerca di un filo conduttore per decifrare la caotica offensiva lanciata da Donald Trump sia sul fronte interno che esterno, con una serie di fughe in avanti seguite da marce indietro più o meno forzate. La scure del DOGE di Elon Musk sulla spesa federale e la miriade di organizzazioni che vivono di finanziamenti pubblici sta incontrando ostacoli, mentre la lotta dura all’immigrazione solleva crescenti timori di costi economici e inflazione. Sul versante internazionale finora i proclami del Presidente Usa sono stati diretti molto più contro vicini e alleati, dal Canada, al Messico, all’Europa, che i potenziali “nemici” o comunque gli avversari naturali, dalla Russia di Putin alla Cina di Xi Jinping, sia in materia di dazi che di impegno militare per proteggere le democrazie amiche come i Paesi della Ue, ma anche Taiwan, e ovviamente l’Ucraina, dall’aggressività delle superpotenze autoritarie.
IL CONFRONTO MILITARE SI AGGIUNGE ALLA GUERRA DEI DAZI
Anche qui è uno stop and go e viceversa, con esiti che possono essere letti a due facce. Le minacce di chiudere l’ombrello militare che da oltre 70 anni protegge l’Europa hanno avuto l’effetto probabilmente non troppo desiderato da Trump di compattare la Ue, con il complemento della Gran Bretagna, nell’inedita iniziativa “Rearm Europe”. Ma anche quello di alleggerire il peso finanziario e militare a carico degli USA che per ora è concentrato nel bilancio e nel dispositivo di difesa della Nato. L’aggressione a Zelensky nello Studio Ovale è stata seguita dalla minaccia di nuove sanzioni contro Putin, ma solo per poi accecare la copertura satellitare ucraina. Sul fronte dei dazi l’attacco a Messico e Canada è temporaneamente rientrato, mentre le punizioni tariffarie all’Europa sollevano dubbi in Usa per i danni che potrebbero recare, non solo in termini di inflazione ma anche di lesione dei tanti interessi americani nella Corporate Europe…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.