Teresa Gioffreda, Investment Strategist, ha illustrato l’outlook 2025. In primo piano l’effetto dei dazi di Trump, che dovrebbero essere più selettivi rispetto a quanto annunciato
Azionario Usa ancora protagonista, tecnologia che rimane centrale, buone opportunità anche nell’obbligazionario e contesto generalmente costruttivo sulla crescita economica e sul calo dell’inflazione. Sono alcuni dei punti dell’outlook 2025 di UBS Asset Management illustrati da Teresa Gioffreda, Investment Strategist. A introdurre l’outlook è stato Emanuele Bellingeri, Country Head Italy di UBS Asset Management, che ha fatto il punto sul processo di integrazione, completato con successo, con Credit Suisse, che ha portato alla creazione di un player di primo piano a livello europeo e globale.
AZIONI USA CENTRALI
UBS Asset Management comincia il 2025 con un sovrappeso sugli attivi di rischio e in particolare sul mercato azionario statunitense, con la tecnologia ancora centrale grazie al traino dell’Intelligenza Artificiale. Una decisione frutto del contesto macro positivo, confermato dai dati, che fa prevedere un rallentamento della crescita (non una recessione) e una frenata dell’inflazione, che dovrebbe permettere alla Fed di proseguire il percorso di politica monetaria accomodante. La view di Gioffreda di una Fed che taglierà i tassi due volte nel 2025, mentre il PIL Usa dovrebbe registrare un aumento intorno al 2%. Guardando alla crescita delle altre aree globali, UBS AM vede l’India ancora guidare l’Asia con un aumento del Pil del 6%, mentre per la Cina la previsione è di un +4%…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.