Avviata una strategia di democratizzazione dell’accesso alle asset class alternative grazie alla scelta dei CLO, i Collateralized Loan Obligation
Introdotto in Italia nel mese di luglio e quotato a Piazza Affari, il nuovo strumento di UBS, siglato come UBS Eur AAA CLO UCITS ETF, è frutto di una strategia destinata ad allargare il raggio d’azione degli ETF attivi, che oggi rappresentano una quota di circa il 10% delle scelte di questa categoria. Il mercato premia ancora decisamente le scelte passive, in grado di replicare sottostanti come indici o panieri di azioni. Il cuore del nuovo ETF è invece basato su una serie di CLO, i Collateralized Loan Obligation, con rating tripla A, denominati in euro e destinati dunque principalmente a operatori continentali.
STRATEGIA SISTEMATICA
La forma delle asset class alternative, basate anche su strumenti non quotati, è una categoria di investimento che negli Stati Uniti è molto diffusa. In Europa comincia ad affacciarsi con proposte che cercano di conciliare rischio e rendimento in un rapporto equilibrato, qualificato come esito di una “strategia sistematica”, adatta a soddisfare coloro che puntano a rendimenti sicuri perché in gran parte ancorati all’accumulo delle cedole dei bond incapsulati nelle tranche dei CLO su cui l’Etf investe. “Nei prossimi mesi e nei prossimi anni – ha dichiarato Emanuele Bellingeri, country head di UBS Italy – si parlerà di queste nuovi soluzioni”, perché sono una tendenza di mercato in forte evoluzione e ci sono degli aspetti regolatori in via di definizione anche in Europa…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.