I trend di lungo termine del digitale, dell’innovazione e della sostenibilità restano le stelle polari, mentre analisi tecnica e indicatori contrarian possono aiutare a cogliere opportunità
Il 2021 della politica è partito con i botti, almeno in America, dove contro le attese di governo diviso alla fine è invece arrivata dalla Georgia l’onda blu che ha consegnato ai dem anche il Senato, oltre a Casa Bianca e Camera dei Rappresentanti, mentre in un mercoledì pomeriggio Donald Trump ha bruciato nel falò dell’assalto a Capitol Hill i successi della sua presidenza, dal taglio alle tasse alla deregulation, dal contenimento dell’aggressività nord-coreana e iraniana alla pace tra arabi sunniti e Israele, fino alle opportunity zone per rilanciare gli investimenti nelle aree depresse. I mercati hanno assistito a questa pirotecnica partenza d’anno con suprema indifferenza, proseguendo con nuovi record sulla strada al rialzo imboccata dopo la grande paura da virus di marzo. Guru ed esperti si esercitano negli ammonimenti sui rischi in agguato nei prossimi 12 mesi. I più gettonati sono la crescita ‘irrazionale’ dell’appetito per il rischio, che potrebbe sfociare in brutali correzioni, la caduta delle ‘stelle’ del mercato che hanno brillato nel 2020, vale a dire i big tech americani, e infine tassi di interesse che schizzano al rialzo sulla parte lunga della curva, prendendo in contropiede la Fed e le altre banche centrali e facendo diventare insostenibili gli stimoli fiscali finanziati in deficit di bilancio.
COSA STA DICENDO IL MERCATO
Come noto, i rischi più pericolosi sono quelli che ‘non sappiamo’ di non conoscere, e che quindi possono cogliere totalmente impreparati. Provare a immaginarli è un esercizio non solo difficile, ma soprattutto inutile. Quello che sappiamo, e che il mercato sta dicendo, è invece che i trend ‘secolari’ accelerati dalla pandemia sono solo agli albori, e sono la strada maestra su cui posizionarsi in una strategia di investimento che guarda al lungo termine: digitalizzazione, automazione, intelligenza artificiale, transizione energetica, elettrificazione, sostenibilità ambientale, sociale e di governance. Posizionarsi strategicamente su questi trend secolari non vuol dire per forza mantenere o aumentare l’esposizione sulla pattuglia di mega-cap che hanno fatto il grosso del rialzo di Wall Street nel 2020, magari può anche voler dire portare a casa un po’ di capital gain realizzato su questi titoli per investirlo alla ricerca delle Apple e delle Amazon di domani…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.
https://www.financialounge.com/news/2021/01/11/2021-mercati-tra-strategia-e-tattica