Carlo Cimbri, presidente di Unipol, ha dichiarato che l’ingresso in Montepaschi potrebbe arrivare solo in presenza di un accordo assicurativo. Esclusa la possibilità di una fusione tra Bper e Banca Popolare di Sondrio
La mossa di UniCredit sulla tedesca Commerzbank ha riacceso il risiko sulle banche italiane. Con UniCredit che guarda all’estero, il dossier Monte dei Paschi di Siena è diventato più caldo che mai. Tra i nomi “papabili” per un possibile ingresso nella banca senese c’è anche quello di Unipol. Ma da Barcellona, dove sono in corso le regate della Louis Vuitton Cup, il presidente di Unipol Carlo Cimbri ha fatto chiarezza sulle intenzioni della società.
IN MPS SOLO CON ACCORDO ASSICURATIVO
Cimbri ha specificato che “Mps costa cara” e che Bper (detenuta al 25% da Unipol) “non è alla ricerca né nella condizione di fare qualsivoglia operazione straordinaria”. Tornando su un eventuale interesse di Unipol su Mps, Cimbri ha specificato che l’unica ipotesi potrebbe essere quella di un accordo commerciale legato alla distribuzione dei prodotti assicurativi. In quel caso, ha detto Cimbri, Unipol potrebbe procedere all’acquisto di una piccola quota, ma solo per suggellare l’accordo. Nessun interesse, quindi, a entrare nella governance di Mps, ma solamente l’acquisto di una quota comunque inferiore al 10%. Tuttavia, lo stesso Cimbri ha ricordato che una joint venture assicurativa con Mps, attualmente, è impossibile perché Mps ha un accordo con Axa fino al 2027…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.